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L’eroe del Mirabello Nico Facciolo: “Reggiana, che confusione”. VIDEO


A Castelnovo Monti la festa delle comunità straniere

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CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Una grande festa per l’incontro, la conoscenza, lo scambio di culture e tradizioni, e per la scoperta reciproca. Un momento contro la paura, i luoghi comuni, la pigrizia. Tutto questo sarà la Festa dei Popoli, organizzata per domenica 8 ottobre, frutto di una grande collaborazione tra il Comune di Castelnovo Monti, il Gaom (Gruppo Amici Ospedali Missionari), la Caritas, l’Unitalsi, l’Associazione Vogliamo la Luna, la Scuola di Formazione Teologica Appennino Reggiano, Associazione Appennino 2.0, Croce Verde di Castelnovo Monti, Banda Musicale di Felina e Oratorio Don Bosco. E soprattutto, all’iniziativa collaborano i rappresentanti di tutti i gruppi etnici e nazionali presenti sul territorio di Castelnovo e dell’Appennino, che in questa giornata si presenteranno attraverso le associazioni che li rappresentano, e ancor di più attraverso i loro usi, le loro espressioni artistiche, i piatti tipici. Comunità del Maghreb e di altre zone dell’Africa, dell’Asia, dell’Europa balcanica e dell’est, e altre che sono presenti sul territorio da anni, anche attraverso percorsi di integrazione che hanno reso molte di queste persone dei veri “montanari”, condividendo le difficoltà, le battaglie quotidiane per mantenere vivo il territorio. La festa è stata presentata in Municipio a Castelnovo dal vice Sindaco e Assessore alla Cultura Emanuele Ferrari, il Presidente del Gaom Alberto Campari, il Presidente della Commissione comunale Sicurezza Sociale Robertino Ugolotti.

“L’idea di organizzare una “Festa dei Popoli” – ha spiegato Campari – nasce dal bisogno crescente di vivere la nostra comunità, in grande evoluzione e ricca di tante diversità, come una famiglia. In particolar modo, ci è di grande stimolo l’esempio della casa famiglia che il Gaom gestisce in Etiopia a Shashemene, dove i ragazzi di strada provengono da culture, storie, tradizioni e religioni molto differenti fra di loro, ma convivono come fratelli. L’esigenza di organizzare questa festa racchiude in sé obiettivi ben precisi: diventare un progetto condiviso con le diverse realtà della nostra comunità, sociali, culturali, religiose, di associazionismo, per fare famiglia tra di noi; coinvolgere sempre di più le comunità straniere presenti sul nostro territorio, perché non siano presenze a sé stanti, ma parte viva della società; diventare l’inizio di un percorso, e non restare un evento isolato; lavorare su ciò che ci unisce”.

E conclude: “Il senso della giornata vorrebbe essere quello di incontrarci e camminare insieme, iniziare un cammino comune, dando al paese un segno di unità e confronto. Diversi momenti della festa saranno accompagnati dalla Banda Musicale di Felina con brani di diverse parti del mondo. Il tema della giornata sarà la Famiglia. Ogni comunità partecipante avrà la possibilità di presentare la cultura del proprio Paese con abiti tradizionali, piatti tipici o altro. Al Centro interparrocchiale ogni comunità avrà a disposizione un proprio spazio da allestire per riproporre al visitatore l’ambiente tipico di quel Paese”.

Aggiunge l’Assessore alla Cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “Una festa che è già un cammino, che comincia peraltro nel giorno in cui si commemora il naufragio di Lampedusa del 2013, in cui morirono 368 migranti. Quello condiviso nei mesi scorsi col Gaom, le associazioni del territorio e le tante e diverse comunità di cittadini che vengono da lontano ma che da tempo hanno scelto di vivere qui, di costruire futuro per sé e per le loro famiglie. Vogliamo continuare questo cammino. Vogliamo conoscerci ancora meglio. Vogliamo riconoscerci, fuori da facili stereotipi. E coltivare le reciproche differenze, le radici con i sogni, la forza con la fragilità. Siamo all’inizio. Ma continueremo su questa strada. Perché è necessario. Perché è bello”.

Per Ugolotti “progetti come questi sono molto importanti perché rafforzano il senso di comunità, e una comunità unita è per sua natura più sicura. Credo sia un segnale importante del percorso che si sta affrontando nella direzione del dialogo e dell’integrazione, che ovviamente non è semplice ma è assolutamente fondamentale”.

Il programma della giornata prevede l’8 ottobre il ritrovo alle 14.30 in piazza Gramsci, da dove alle ore 15 si partirà a piedi per arrivare al Centro Interparrocchiale – Oratorio don Bosco. Qui dalle 15.40 è prevista l’apertura degli stand dei vari gruppi rappresentati, e nel pomeriggio ci saranno esibizioni con musica e canti tradizionali.

Per informazioni è possibile contattare il Centro Interparrocchiale Don Bosco, tel. 0522 1848321, mail oratoriocastelnovo@gmail.com.

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Spray al peperoncino in classe: la voce degli studenti. VIDEO

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REGGIO EMILIA – Una bravata, una bambinata, ma che poteva avere conseguenze serie: tra i ragazzi dell’Itis Nobili la condanna è unanime il giorno dopo l’episodio che ha mandato all’ospedale, per fortuna solo per accertamenti, 8 studentesse di una classe prima dell’indirizzo tessile. In classe una 14enne ha spruzzato sul pavimento uno spray al peperoncino trovato nello zaino di una compagna. In un attimo in molte hanno iniziato a non sentirsi bene: tosse e affaticamento respiratorio.
Ma perchè una ragazzina dovrebbe tenere nello zaino uno spray al peperoncino? Forse gli studenti si sentono poco sicuri? Hanno paura di episodi di bullismo o di aggressione? Guarda le interviste di Tg Reggio

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Tg Reggio, martedì 3 ottobre 2017

Luzzara, finisce con l’auto in un fosso: ferito un ragazzo di 21 anni. FOTO

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LUZZARA (Reggio Emilia) – Dopo aver perso il controllo dell’auto è finito fuori strada rimanendo incastrato nell’abitacolo. L’incidente si è verificato a Casoni di Luzzara, in via La Pira, verso le 18. Il conducente, un 21enne, è stato liberato dai vigili del fuoco e soccorso dal personale medico inviato dal 118. Portato al pronto soccorso di Reggio le sue condizioni non sono particolarmente gravi. Sul posto gli agenti della polizia stradale.

Guarda le foto (clicca sulla freccia per scorrere le immagini)

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Riciclaggio, in Emilia Romagna oltre 3 mila operazioni sospette

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BOLOGNA – Sono state 3.250 nel primo semestre dell’anno, le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio in Emilia-Romagna: 18 pratiche giorno, 522 in più rispetto allo stesso semestre del 2105. E’ quanto emerge dai numeri dell’Uif-Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia che controlla le operazioni sospette di riciclaggio e finanziamento del terrorismo internazionale, contenuti in una nota di Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia-Romagna.

Il numero di segnalazioni, viene spiegato, pone l’Emilia-Romagna al quinto posto dopo Lombardia, Campania, Lazio e Veneto. Quanto alle singole province, 753 segnalazioni arrivano da Bologna; 529 da Modena; 446 da Reggio Emilia; 408 da Parma, 311 da Rimini; 242 da Forlì; 224 da Ravenna; 204 da Piacenza e 133 da Ferrara.

Le segnalazioni riguardano, in concreto, bonifici bancari ricevuti e ordinati; la vendita e l’acquisto di titoli; l’erogazione e il rimborso di finanziamenti e assegni. Le operazioni compiute dagli intermediari finanziari valgono, in media, 1,38 milioni di euro; quelle di industriali o costruttori, in media, 71.500 euro e quelle relative a commerci e servizi, in media, 45.200 euro.
In aggiunta, viene sottolineato dalla Cgil, un “altro buco nero sorprendente per l’Emilia-Romagna è il persistente podio sul traffico di bonifici da e verso Paesi Paradisi Fiscali. Con in primis, Modena e Ravenna per circa il 15% del totale dei bonifici esteri”, seguite da “Reggio Emilia e Bologna con circa il 10%”.

Di fronte a questo quadro, prosegue la nota, “il sindacato insiste e spinge da tempo per abbattere il troppo silenzio-incredulità che ancora persistono intorno a noi: nel dibattito pubblico ed istituzionale locale, di questi dati raramente se ne ragiona. Dati che descrivono peculiarità negative del nostro oggi, assieme alle già sentenze ed atti processuali, Aemilia e non solo, che leggono fatti malavitosi degli anni passati, e che – conclude la Cgil – devono portare tutte le istituzioni, le organizzazioni economiche, sindacali, professionali e civiche, ad agire nella prevenzione e denuncia con maggiore forza ed unità sociale”.

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Cosa resta di Kerself a 4 anni dal fallimento. VIDEO

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CORREGGIO (Reggio Emilia) – Tra i crac degli ultimi anni è forse quello che ha fatto meno notizia in rapporto alle dimensioni della bancarotta. 415 milioni di passivo: quasi come il gruppo Mariella Burani, tre volte i debiti lasciati dalla Cooperativa Muratori di Reggiolo, quattro volte quelli di Orion. Senza contare i 127 milioni di crediti non ammessi al passivo. Eppure, nella parabola del gruppo Kerself, gli ingredienti c’erano tutti. Prima una crescita prodigiosa sotto la guida dell’imprenditore correggese Pierangelo Masselli, che fa di Kerself un protagonista del settore degli impianti fotovoltaici e una stella di Piazza Affari. Nel 2008 il valore della produzione arriva a sfiorare i 250 milioni di euro e la società in Borsa capitalizza 200 milioni.

Poi il gioco si rompe, arrivano come soci i russi di Avelar, che prima si presentano come salvatori della patria, poi mettono Masselli alla porta. Sembra la svolta e invece di lì a poco la barca affonda. Dal vaso di Pandora di Kerself esce di tutto. La Consob mette nel mirino Masselli: bilanci falsificati, quotazioni azionarie manipolate, prestiti ingiustificati. Poi tocca alla Procura di Milano, che invece accusa gli amministratori espressione degli azionisti russi di associazione a delinquere e di una truffa ai danni dello Stato da 59 milioni di euro.

Il gruppo di Correggio fallisce nel marzo 2013 e con il crac, oltre a tanti soldi, vanno in fumo anche 500 posti di lavoro. Tra i tanti debiti lasciati da Kerself, ci sono anche 60 milioni di tasse non pagate.

In questi quattro anni il curatore fallimentare è riuscito a recuperare 32 milioni: 25 sono il risultato di una transazione conclusa proprio con gli ex azionisti di controllo russi a saldo di crediti commerciali e come indennizzo forfettario dei danni civili. Una transazione che mette i vecchi padroni di Kerself al riparo dal rischio di azioni di responsabilità da parte della curatela. Ai creditori dell’azienda, finora, sono stati rimborsati 13 milioni. (4/continua)

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La Reggiana non paga l’affitto dello stadio. VIDEO

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REGGIO EMILIA – Nelle stagioni sportive 2014/15 e 2015/16, l’affitto dello stadio Città del Tricolore, di proprietà della Mapei, costò alla Reggiana 500mila euro, 250mila all’anno. L’esborso fu mitigato da una sponsorizzazione della stessa Mapei pari alla metà del canone stesso di locazione. Dunque, seppur con ritardo, la società granata pagò alla Mapei i 250mila euro dovuti per poter giocare nello stadio di Mancasale.

Nella stagione 2016\17, cioè quella terminata nel giugno scorso, la Reggiana non ha pagato alcuna rata dello stadio accumulando un debito che sommato alla prima rata della stagione in corso ammonta, per ora, a più di 200mila euro ma è destinato a crescere rapidamente se non vi sarà un pronto intervento. La Mapei ha nel frattempo ritirato la propria sponsorizzazione. Non ha minacciato per il momento di chiudere le porte del Città del Tricolore, ma quando nei giorni scorsi le è stato chiesto di ridiscutere il costo dell’affitto ha risposto picche.

Quello nei confronti della Mapei non è l’unica rogna con cui deve fare i conti il patron Mike Piazza. Nel maggio scorso la società fu ricapitalizzata per 2 milioni di euro. Tra ottobre e novembre, anche in vista dei pagamenti degli stipendi, occorrerà un’altra iniezione di capitali. Piazza ha garantito che vuole proseguire anche se probabilmente si aspettava l’ingresso di qualche socio, americano o reggiano, più volte ventilato ma mai concretizzato. Lo stesso Alberto Calì, chiamato da Piazza in estate, per dare un volto nuovo alla società, sembra in questi giorni vicino alle dimissioni. Ora è il presidente chiamato dopo tanti tagli a scegliere le persone giuste , e se possibile, definitive per dare stabilità alla stagione dei granata.

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Serie C, Santarcangelo – Reggiana 1-1: video sintesi

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Caliendo contro tutti: offese anche al giornalista Alessandro Iori

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MODENA – A Modena la situazione del club di calcio è precipitata da un pezzo. Mille le peripezie di una squadra senza stadio e soprattutto di una società con tanti debiti che ha appena presentato domanda di concordato preventivo, e che non riesce a essere appetibile per un acquirente. In tutto questo, il proprietario del Modena Antonio Caliendo riesce anche ad annunciare un dossier con in copertina il sindaco Muzzarelli con la maglietta “Caliendo Vattene”, ad accusare Carmelo Salerno (l’unico compratore credibile che ha tentato un approccio) della tentata aggressione nella sede del Modena Calcio (e lo stesso Salerno ha annunciato querela), e pure ad offendere il giornalista Alessandro Iori.

Lo ha fatto durante un confronto nella trasmissione Tribuna Stampa della web radio TMWRadio. Lo ha definito “mascalzone”, “giornalaio”, “portavoce e contabile del Comune di Modena” (clicca qui per ascoltare la puntata integrale in podcast).

Ad Alessandro Iori, reggiano di Rubiera, valido cronista sportivo di Trc e prezioso collaboratore di Mediaset, va tutta la solidarietà dei giornalisti del gruppo Quotidianionline/Tr Media. La sua colpa? Aver sempre raccontato quando sta accadendo a Modena senza padroni, e con oggettività.

Solidarietà è stata espressa al collega anche dall’Ordine nazionale dei Giornalisti.

L’Ordine nazionale dei Giornalisti esprime solidarietà al collega Alessandro Iori, che oggi nel corso di una trasmissione telefonica trasmessa da TMW Radio è stato insultato dal presidente del Modena F.C. Antonio Caliendo dopo avere esposto semplici dati amministrativi pubblici – verificati dallo stesso giornalista – che dimostravano il debito della società calcistica nei confronti del comune di Modena.
Non è il primo tentativo di mettere il silenziatore ai giornalisti sportivi da parte di autorevoli esponenti di società calcistiche.
Ribadiamo ancora una volta con forza quanto dovrebbe essere generalmente noto. Un giornalista non deve fare felice il potente di turno ma raccontare ciò che succede.
L’Ordine nazionale dei Giornalisti stigmatizza il comportamento di Antonio Caliendo e ricorda che il calcio ha bisogno di libertà, cultura ed educazione non solo da parte di sportivi e tifosi, ma anche dei dirigenti.

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Serie C, Reggiana: solo un pari a Santarcangelo. Cronaca e tabellino

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SANTARCANGELO (Rimini) – Solo un 1-1 per la Reggiana contro il Santarcangelo. I granata, guidati dal duo La Rosa-Tedeschi, in attesa che venga comunicato nelle prossime ore il nuovo allenatore, non riescono a superare i locali ma portano a casa un punto che quantomeno interrompe la striscia negativa di due sconfitte consecutive.

La formazione locale parte meglio e si fa vedere dalle parti di Facchin con qualche buona trama, i granata attendono e cercano di impensierire i padroni di casa con qualche cross che non crea eccessivi pericoli. Il primo tempo scorre via in sostanziale equilibrio, con il Santarcangelo che crea qualche buon presupposto e proprio nel finire di frazione trova il gol del vantaggio: magia di Bussaglia e rete che sblocca la gara.

Serie C, Santarcangelo – Reggiana 1-1: video sintesi

Lo svantaggio fa scattare pian piano la scintilla ai granata che nella ripresa, pur non impressionando e rischiando di subire il 2-0 in un’occasione, riescono ad arrivare alla conclusione verso la porta di Bastianoni con maggiore frequenza. Per pareggiare l’incontro serve però un episodio specifico: punizione di Cianci e tocco di mano di Gaiola. Dal dischetto Altinier pareggia il conto.

Tanto da lavorare per invertire una tendenza negativa per i granata. 1 punto nelle ultime 3 gare, 5 in 6 partite di campionato.

Gli altri risultati della settima giornata di serie C, girone B: Mestre-Sambenedettese 1-2, Fermana-Bassano Virtus 0-1, Ravenna-Padova 0-2, Sudtirol-Modena 3-1. In campo questa sera Vicenza-Fano e Albinoleffe-Triestina. Domani: Teramo-FeralpiSalò e Pordenone-Gubbio.

Classifica: Bassano 16, Renate e Sambenedettese 15, Pordenone 14, Padova 13, Vicenza e Fermana 11, Albinoleffe e Ravenna 9, Mestre, FeralpiSalò e Sudtirol 8, Triestina, Teramo e Reggiana 5, Gubbio e Santarcangelo 4, Fano 3, Modena 0.

La Reggiana a Santarcangelo (foto Reggionline)

Il tabellino

Santarcangelo-Reggiana 1-1 (FINALE)

Marcatori: Bussaglia al 42′ pt, Altinier su rigore al 22′ st.

Santarcangelo (4-3-3): Bastianoni; Toninelli, Briganti, Bondioli, Cagnano; Gaiola, Obeng (Dalla Bona dal 35′ st), Moroni (Dhamo dal 19′ st); Broli, Piccioni, Bussaglia (Soumahin dal 40′ st). A disposizione: Moscatelli, Addario, Sirignano, Luciani, Palmieri, Pandza, Bruschi, Tommasone. Allenatore: Giuseppe Angelini.

Reggiana (4-3-3): Facchin; Crocchianti (Lombardo dal 32′ st), Rozzio, Bastrini, Manfrin (Panizzi dal 32′ st); Bovo, Genevier (Cianci dal 15′ st), Bobb; Carlini (dal 10′ st Napoli), Altinier, Riverola. A disposizione: Narduzzo, Viola, De Santis, Manfroni, Zaccariello, Rosso, Rocco. Allenatore: Massimiliano La Rosa.

Arbitro: Matteo Mercenaro di Genova (assistenti Roberto Margheritino e Giulio Fantino di Savona)

Note: Angoli 5-4. Ammoniti: Crocchianti al 4′ st, Altinier al 6′ st, Gaiola al 21′ st, Panizzi al 46′ st. Recupero: 0′ pt, 4′ st.

La Reggiana non paga l’affitto dello stadio. VIDEO

Santarcangelo-Reggiana 1-1: La Rosa promuove i granata

La cronaca

Secondo tempo

45′ + 4′ – Finisce qui. Pareggio per la Reggiana del duo La Rosa-Tedeschi.

45′ + 3′ – Tiro di Riverola che non inquadra la porta.

45′ + 1′ – Si proseguirà fino al minuto 49.

45′ – Tiro di Cianci dal limite dell’area, para Bastianoni.

44′ – Napoli va giù al limite dell’area ma l’arbitro lascia correre.

43′ – Bel passaggio di Toninelli per Soumahin che mette al centro. Lombardo allontana.

41′ – Tentativo dalla distanza di Cianci. Bastianoni osserva la palla uscire sul fondo.

40′ – Sostituzione nel Santarcangelo: Soumahin rileva Bussaglia.

39′ – Cross pericoloso di Broli, allontana Bastrini.

38′ – Napoli si accentra e calcia appena dentro l’area: blocca Bastianoni.

37′ – Piccioni libera Dhamo in area granata con un tocco di fino. Quest’ultimo però colpisce malissimo il pallone.

36′ – Tiro dalla bandierina per la Reggiana, l’azione si risolve con un calcio di punizione per i locali.

35′ – Cambio nel Santarcangelo: fuori Obeng, al suo posto Dalla Bona.

34′ – Cianci servito in area di rigore si coordina male e tira fuori.

32′ – Doppio cambio nella Reggiana: Panizzi per Manfrin, Lombardo per Crocchianti.

28′ – Conclusione di Napoli dal limite dell’area, pallone ribattuto.

25′ – Spizzata precisa di Cianci, che serve Altinier. Il centravanti granata calcia dalla distanza ma non trova lo specchio.

22′GOL REGGIANA 1-1. Dal dischetto è implacabile Altinier.

21′ – Rigore per la Reggiana: punizione di Cianci e tocco con il braccio di Gaiola.

21′ – Punizione per la Reggiana da posizione centrale, alcuni metri fuori dall’area di rigore del Santarcangelo.

19′ – Cambio nel Santarcangelo: fuori Moroni, entra Dhamo.

16′ – Palla gol per il Santarcangelo: Bussaglia evita Crocchianti con una finta in area e calcia, trovando l’opposizione di Rozzio che evita il 2-0.

15′ – Secondo cambio nella Reggiana: entra Cianci al posto di Genevier.

12′ – Cross di Genevier, girata difficile tentata da Altinier. Palla sopra la traversa.

10′ – Altinier prova il destro ma viene murato dalla difesa locale.

10′ – Primo cambio della gara: dentro Napoli per Carlini.

9′ – Calcio d’angolo per la Reggiana calciato direttamente su Bastianoni.

6′ – Poca precisione in questo avvio di ripresa. Santarcangelo che riesce a recuperare bene il pallone. Ammonito Altinier per qualche parola di troppo.

4′ – Crocchianti abbatte Broli che stava ripartendo e rimedia il primo cartellino giallo dell’incontro.

1′ – Cominciata la ripresa, nessun cambio.

Primo tempo

45′ – Finisce qui il primo tempo. Santarcangelo in vantaggio 1-0. Risultato tutto sommato giusto, se c’è stata una squadra che ha fatto qualcosa in più è stata quella locale. Reggiana opaca. Difensivamente corso qualche rischio, seppur niente di eclatante (il gol nasce da una magia di Bussaglia), ma ciò che preoccupa di più è probabilmente la sterilità offensiva.

42′GOL SANTARCANGELO 1-0. Gol meraviglioso di Bussaglia. Evita l’intervento di Rozzio con una piroetta e scarica un siluro all’incrocio dei pali. Santarcangelo in vantaggio, doccia fredda per la Reggiana.

40′ – Fase del gioco abbastanza interlocutoria, con il cronometro che corre verso la fine del primo tempo.

36′ – Continua ad attaccare il Santarcangelo alla ricerca del vantaggio. Reggiana che dalla parte opposta cerca di rendersi pericolosa con alcuni palloni messi in area di rigore.

33′ – Palla in area per Moroni che sul cross di Broli colpisce male di testa. Il seguente tiro di Gaiola esce sul fondo.

32′ – Carlini sfida Toninelli nell’uno contro uno e mette al centro, colpendo Briganti. Palla che termina tra le braccia di Bastianoni.

31′ – Reggiana che appare concentrata in fase difensiva. Faticano però i granata a farsi vedere in avanti.

28′ – Carlini in area locale cerca un cross che però si spegne sul fondo.

26′ – Punizione per il Santarcangelo, pochi metri distante dal vertice destro dell’area reggiana: palla tagliata pericolosissima, Gaiola spizza e Briganti colpisce sul secondo palo ma manda alto.

24′ – Nella Reggiana mancano all’appello Ghiringhelli, Spanò e Cesarini, tutti e tre infortunati. Assenze pesanti per il duo La Rosa-Tedeschi.

23′ – Punizione per la Reggiana: tiro di Riverola e palla alta.

20′ – Per due volte in sequenza Bussaglia mette al centro cross interessanti, bene Genevier in chiusura.

20′ – Santarcangelo che prova ad affidarsi al lancio lungo, difesa granata fin qui attenta.

17′ – Ricordiamo che le due squadre non attraversano un grande momento di forma. 4 sconfitte consecutive per il Santarcangelo, due ko di fila per la Reggiana.

16′ – Cross di Crocchianti che rischia di sorprendere Bastianoni. Riesce a salvarsi il Santarcangelo che guadagna anche il rinvio dal fondo.

13′ – Colpo di testa di Briganti sul corner, Facchin è attento e blocca.

12′ – Contropiede del Santarcangelo, la Reggiana riesce a rifugiarsi in angolo.

9′ – Buona incursione del Santarcangelo sulla sinistra, palla messa rasoterra tesa al centro. Presa sicura di Facchin.

8′ – Nel Santarcangelo sono in panchina tra gli altri Dalla Bona, Palmieri e Sirignano.

7′ – Mischia in area locale con Rozzio che colpisce di testa e Obeng che intercetta e poi allontana.

6′ – Da evidenziare le variazioni in campo rispetto a quanto si prevedesse alla vigilia, con Carlini avanzato nel tridente e Bobb titolare al posto di Napoli. In difesa preferito Manfrin a Panizzi.

6′ – Un corner per parte fin qui, ma nulla di fatto

3′ – In avanti il Santarcangelo con un’iniziativa di Moroni, palla che attraversa pericolosamente l’area piccola.

1′ – Si comincia. Santarcangelo che gioca il primo pallone.

Squadre in campo, Reggiana in tenuta granata, Santarcangelo in bianco.

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Tg Reggio, mercoledì 4 ottobre 2017

Serie C, Santarcangelo – Reggiana 1-1: La Rosa promuove i granata

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SANTARCANGELO (Rimini) – Dopo il pareggio per 1-1 contro il Santarcangelo, per la Reggiana si presenta in sala stampa l’allenatore Max La Rosa, cui è stata affidata la squadra insieme ad Andrea Tedeschi dopo l’esonero di Leonardo Menichini e in attesa di conoscere il nome del nuovo tecnico. Vede il bicchiere mezzo pieno, La Rosa: “Se è vero che nel primo tempo non siamo stati intraprendenti come avremmo dovuto essere, contro un Santarcangelo che ci ha messo in difficoltà con la sua grande voglia di fare una bella prestazione, la Reggiana è mano a mano cresciuta e nella ripresa ha fatto una buona partita, soprattutto sul piano emotivo. Abbiamo subito un gol per un misto di sfortuna e pigrizia. Tecnicamente possiamo fare meglio, ma in questo momento la squadra ha fatto il massimo ed è quello che avevamo chiesto ai ragazzi prima di scendere in campo”.

Un solo appunto: “In alcuni frangenti, chi ha avuto la possibilità di fare qualcosa, ha fatto la scelta individuale piuttosto che pensare al compagno libero. Ma preferisco giocatori che si assumono le loro responsabilità a chi le scarica sugli altri”.

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Migliorare il presente, cambiare il futuro

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REGGIO EMILIA – Bexb SpA, “business exchange business” è leader italiana del “corporate barter”: attività che consente alle imprese di transare in compensazione, senza l’utilizzo di denaro, attraverso lo scambio multilaterale di beni o servizi. Da sedici anni sul mercato Bexb, con oltre 3000 aziende associate e transazioni per oltre 37 milioni di euro, vuole attivare agenzie sulle province non ancora coperte.

Il business di Bexb, si sta consolidando sempre più velocemente da almeno cinque anni può essere considerare chiusa la fase pionieristica e le attività sono orientate lavorando sullo sviluppo. I risultati sono assolutamente soddisfacenti in particolare dell’ultimo anno, e gli obiettivi raggiungibili possono essere addirittura superiori a quanto previsto dai target fissati.

La situazione economica italiana denota sempre più segnali di crescita anche se con settori in forte crisi ed altri che crescono più della media europea e addirittura mondiale. L’abbigliamento soffre sempre di più, mentre cresce geometricamente l’automotive, l’alimentare è in stallo mentre il turismo segnala delle crescite medie in Italia del 16% con picchi nella riviera adriatica del 25, anche l’edilizia, dopo 10 anni vede, non solo il numero delle transazioni in aumento, ma anche i prezzi medi a mq.” Questi fattori impattano in modo favorevole sul mercato dell’azienda bresciana che comprende praticamente il cento per cento delle aziende: possono infatti aderire all’innovativo network, aziende di produzione piccole, medie o grandi, aziende dei servizi, commercianti e professionisti e con il supporto dell’ufficio marketing interno, gli agenti di Bexb hanno un’analisi aggiornata dello sviluppo della propria zone, mirando con massima efficacia la propria attività di vendita. Nel reggiano potrebbero essere molto interessate ad una partnership le aziende del meccatronico e delle ceramiche per l’edilizia, oltre naturalmente all’agroalimentare ed al tessile.

Quello attuale è sicuramente un periodo di grandi cambiamenti nei settori del commercio e della produzione, anche negli anni ’80 quando le pelliccerie entrarono in crisi e quel mercato di fatto sparì in pochi anni; molti funzionari di banca, lasciarono il proprio posto per entrare nel mercato emergente del leasing e fecero la loro fortuna. Oggi si parla di industria 4.0 ma l’innovazione d’impresa può avere un valido supporto anche dagli acquisti aziendali in cambio merce. Cambiare settore di attività non solo può, ma probabilmente deve, per molti professionisti che si occupano di vendita essere una vera necessità. Bexb soddisfacendo i bisogni ti tutti gli imprenditori, non solo aziendali ma anche personali, come comprarsi un’auto nuova o andare in vacanza pagando con propria merce o prestazioni invece che con contanti e diventa una concreta opportunità di lavoro in crescita, qualificato e ottimamente remunerato.

Per aprire un’agenzia Bexb non servono investimenti importanti, anzi, oggi acquisire una zona della rete vendita non comporta alcun investimento, bisogna solo credere di poter migliorare il proprio presente per cambiare il proprio futuro. Le candidature devono essere inviate a selezione@bexb.it.

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Serie C, Santarcangelo – Reggiana 1-1: video sintesi

Camion sversa letame sulla carreggiata: strada chiusa 4 ore

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REGGIO EMILIA – Ieri pomeriggio un camion che trasportava liquami ha perso gran parte del carico mentre percorreva viale Trattati di Roma, all’ingresso dell’autostrada. Sul posto si sono portati gli agenti della polizia municipale che hanno chiuso la strada per quattro ore.

Oltre alle esalazioni, i liquami sversati sulla strada e nell’adiacente rotatoria avevano reso il manto stradale particolarmente scivoloso e quindi pericoloso. Durante le operazioni di pulizia della strada, il conducente del mezzo responsabile dello sversamento si è presentato agli agenti, dichiarando di essersi accorto della rottura della sponda posteriore del camion e della perdita del suo maleodorante carico una volta arrivato in ditta.

L’uomo, sanzionato, aveva già attivato un’impresa di pulizie per riparare al danno, cosa che gli ha evitato il ritiro della patente e della carta di circolazione.

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Reggiana, Piazza: “A queste condizioni, via dal Città del Tricolore”. VIDEO

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REGGIO EMILIA – Ieri vi avevamo dato in anteprima la notizia che la Reggiana è in ritardo con il pagamento dell’affitto per usufruire del Città del Tricolore, stadio di proprietà del Sassuolo. Oggi è arrivata la replica della società a firma del presidente Mike Piazza.

“È vero – le sue parole – che abbiamo un arretrato con la società Mapei Stadium per l’affitto dello stadio. Questo perché, all’interno del budget di una qualsiasi società di Serie C, dover investire 280mila euro più Iva per l’affitto del campo da gioco è un costo che merita un’approfondita analisi”.

Piazza ha poi proseguito sostenendo che “in passato, con Mapei, era in essere un contratto di sponsorizzazione che di fatto dimezzava il costo dell’affitto. Ho avviato un confronto direttamente con la proprietà per trovare una soluzione che possa tenere conto delle loro esigenze, delle loro e nostre richieste. Un percorso di cui ho informato anche la stessa amministrazione comunale, poiché riteniamo insostenibile tale onere. Ho chiesto al sindaco Luca Vecchi di inserirsi nel dialogo con Mapei Stadium. Vorrei allo stesso tempo ricordare che tra la mia società e la Mapei Stadium è in essere una convenzione che garantisce al nostro club di poter usufruire della struttura sportiva, ma certamente non a queste condizioni“.

Il presidente granata ha quindi concluso affermando che “la Reggiana sta vivendo un momento delicato da un punto di vista tecnico; sto cercando con tutte le mie forze di proteggerla e traghettarla in acque più tranquille e, pertanto, ritengo inopportuno e sgradevole fornire notizie che possono essere destabilizzanti e che violano la privacy di una società, dato che vengono diffuse delle notizie finanziarie sensibili”.

Sciopero del tifo con il Vicenza
Intanto, in vista della partita di lunedì prossimo in casa con il Vicenza, il Gruppo Vandelli, le Teste Quadre e il tifo organizzato della squadra veneta hanno reso noto che verrà messo in atto uno sciopero del tifo per i primi 15′ come forma di protesta contro la decisione della Lega di posticipare il match, che appunto si giocherà alle 18.30 del 9 ottobre.

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L’attenzione dell’economia nazionale sul convegno dei Giovani Commercialisti

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REGGIO EMILIA – Ha avviato le proprie attività dimostrando subito di essere un evento in grado di catalizzare l’attenzione dell’economia nazionale, coinvolgendo più di 1000 partecipanti estremamente qualificati arrivati da tutta Italia, il Convegno Nazionale organizzato dall’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Emilia (Ungdcec) con la collaborazione di Unindustria, Ipsoa, Credem e Kaiti expansion.

Oggi il Teatro Valli ha visto l’apertura della parte congressuale, con cui da subito ci si è addentrati nelle tematiche poste dal convegno, che contraddistingue un momento di grande importanza per il futuro della professione, in cui viene richiesta al Dottore Commercialista una nuova visione rivolta al cambiamento e all’innovazione. “La centralità del Dottore Commercialista nei sistemi di pianificazione e controllo aziendale”, è il titolo che indicherà la strada seguita nei tre giorni di lavori.

Si sono susseguiti i saluti e gli interventi, tra gli altri, del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il Presidente di Unindustria Reggio Emilia Mauro Severi, il Presidente dell’Ordine Commercialisti di Reggio Emilia Corrado Baldini, il Presidente Cnpadc Walter Anedda, il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, il Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati Michele Vaira, il Presidente nazionale Ungdcec Fazio Segantini, Raffaele Marcello Membro Cndcec con delega a Bilancio e Revisione, Chiara Mio Presidente Crédit Agricole FriulAdria e Professoressa Ordinaria Università Ca’ Foscari Venezia, Piergiorgio Valente Presidente della Confédération Fiscale Européenne (Cfe) e Presidente Comitato Tecnico Fiscale Andaf, Daniele Virgillito Segretario Ungdcec.

E’ molto intenso il programma previsto poi per domani, 6 ottobre. La prima sessione mattutina di lavori al Valli sarà incentrata sul tema “Controllo di gestione, Pmi, imprese familiari: il ruolo del dottore commercialista”: con la moderazione di Luca Fornaciari, Ricercatore dell’Università degli Studi di Parma e Commercialista in Reggio Emilia, sono previsti gli interventi di Roberto Gallosti, Chief Executive Officer al Centro Medico Lazzaro Spallanzani, Eugenio Imbergamo, Responsabile controllo di gestione di Gruppo, e Daniele Rubini, Dottore Commercialista in Parma.

Dalle 11.30 la seconda sessione verterà su “Strumenti e tecnologie innovative per il controllo di gestione”. Con la moderazione di Alessandro Garlassi, Presidente Ungdcec Reggio Emilia, interverranno Alessandro Caronti, Cfo Grissin Bon Spa, Michele Corbo, Direttore Generale Cri-Man Spa, Francesco Nardini, Dottore Commercialista in Arezzo, e Mattia De Rosa, Data Lead di Microsoft, presenza davvero di grande rilievo vista l’importanza che le tecnologie stanno assumendo sempre più nel lavoro del Commercialista.

La sessione pomeridiana si aprirà con un focus sul tema “Le nuove prospettive del controllo di gestione per la professione tra approccio integrato e specializzazione”, con la moderazione di Barbara Borgato, Componente del Comitato Scientifico della Fondazione Centro Studi Ungdcec, e gli interventi di Roberto Ianni, Dottore Commercialista e Revisore Legale, Chiara Mio, Fabio Sansalvadore, Consigliere d’Amministrazione Fondazione Centro Studi Ungdcec e Professore a contratto all’Università degli Studi di Torino, e Gianluca Tesolin, Amministratore delegato Bofrost Italia Spa. Dalle 16.30 si terrà la tavola rotonda conclusiva sul Ruolo delle professioni nei programmi elettorali per il prossimo governo e il contributo dei giovani professionisti.

Durante la mattinata di venerdì inoltre, collegata al Convegno, si terrà nella sede della Camera di Commercio di Reggio Emilia (dalle ore 10) la presentazione dell’iniziativa “Dall’Idea all’Impresa”, che vede collaborare l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Emilia e l’Istituto Tecnico Scaruffi-Levi-Tricolore. L’iniziativa è nata con lo scopo di accompagnare gli studenti in un processo di creazione e sviluppo di un modello di business. Gli studenti delle classi 5° A e 5° B dell’istituto tecnico reggiano saranno chiamati a sviluppare una propria idea d’impresa, immaginarne gli elementi chiave, inserirli in un modello di business ed, infine, descriverli in un Business Plan. Nel percorso formativo che si svilupperà durante l’anno scolastico nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, gli studenti saranno seguiti dai propri insegnanti e affiancati da commercialisti reggiani in rappresentanza dell’Ordine; i migliori lavori saranno premiati da un’apposita giuria e tutti permetteranno agli studenti di maturare crediti scolastici, validi alla determinazione del voto finale dell’esame di Stato. Il progetto sarà presentato dai Consiglieri dell’Ordine Lorenzo Galaverni, delegato ai rapporti con Scuola ed Università, e Francesca Benassi; interverranno il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Scaruffi, Domenica Tassoni e il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Reggio Emilia Corrado Baldini.

Oltre al Presidente Alessandro Garlassi, il comitato organizzativo del Convegno nazionale è composto dal Consiglio Direttivo e dalla Commissione di Studio dell’Unione di Reggio Emilia, affiancato dai componenti della Giunta Nazionale Simona Bonomelli, Pierluigi Marchini, Andrea Ferrari e Stefano Ruberti.

Per informazioni: convegno.ungdcec.it e www.ugdc.re.it

FOTOGRAFIE: Giuliano Ferrari, Foto Superstudio

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Chiusura del punto nascita del Sant’Anna, le reazioni politiche

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CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – La decisione del ministero della Salute di non concedere la deroga richiesta dalla Regione per alcuni punti nascita, tra cui il Sant’Anna, ha ovviamente generato le reazioni del mondo politico.

“A Roma non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per tutelare mamme e neonati – affermano i sindaci dell’appennino reggiano in una nota – Ne prendiamo atto, abbiamo sempre detto di voler porre la sicurezza delle partorienti e dei neonati al primo posto, ma restiamo convinti che sia una scelta sbagliata. Alla fine si è scelto di ridurre la decisione ai soli parametri numerici, quando a nostro parere se si fossero volute costruire le condizioni di sicurezza necessarie, sarebbe stato possibile farlo e mantenere aperto almeno un punto nascite nella zona montana. Già oggi il punto nascite di Castelnovo era individuato come riferimento da alcune famiglie del versante appenninico toscano, dopo che in tale area erano stati già chiusi alcuni servizi negli anni scorsi. Restiamo convinti che il parametro sicurezza andasse valutato in un ambito più ampio”.

I primi cittadini dell’appennino reggiano hanno poi ringraziato “tutti i soggetti che hanno accompagnato il nostro impegno in questi anni per cercare di salvare il punto nascite del Sant’Anna: i comitati popolari, le associazioni di volontariato, le forze politiche e sociali del territorio. Riteniamo utile anche invitare i rappresentanti degli altri territori appenninici emiliano romagnoli che oggi si trovano nelle nostre stesse condizioni, ad aprire un tavolo di confronto che possa rappresentare una base di collaborazione e sostegno reciproco”.

Per Gabriele Delmonte, vice capogruppo della Lega Nord in Emilia Romagna, “la Regione ignori il folle parere di Roma e continui sulla sua strada per mantenere aperto il punto nascita di Castelnovo Monti. Quello che dovrebbe riaprire a breve dopo il mese di chiusura a rotazione e che non accetteremo rimanga chiuso per sempre”.

Per il consigliere regionale M5S Gian Luca Sassi, invece, “il ministero ha smascherato una volta per tutte l’ipocrisia Pd. Complimenti vivissimi a tutti gli attori locali, regionali e nazionali del Pd e comparse varie a loro alleate, che si sono prodigati in sale, teatri, giornali e televisioni per ingannare i cittadini della Montagna”.

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Reggiana, fumata nera con Dellas per questioni economiche. VIDEO

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REGGIO EMILIA – Fumata nera. Le strade di Traianos Dellas e della Reggiana, che parevano essere promessi sposi fino a oggi, non si incontreranno.

Non è infatti stato raggiunto l’accordo economico tra le parti, anche se in mattinata l’ufficializzazione del nuovo allenatore sembrava davvero essere solo una formalità. A questo punto, è ipotizzabile che anche lunedì sera in casa con il Vicenza sulla panchina granata siederanno Max La Rosa e Andrea Tedeschi, reduci dal debutto in quel di Santarcangelo. Saranno sicuramente loro a dirigere l’allenamento di domani in via Agosti.

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Coop sociali, non si placa la polemica tra le parti. VIDEO

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REGGIO EMILIA – “La disdetta del contratto integrativo provinciale delle cooperative sociali è un atto preannunciato, i sindacati lo sanno benissimo, un atto che non vuole affatto mettere in discussione relazioni sindacali né minare quel rapporto con i lavoratori (in grande parte anche soci delle cooperative rappresentate dalle centrali) che hanno portato la nostra provincia ad avere livelli qualitativi e remunerativi tra i più alti in Italia”.

Dopo la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil è questa la replica di Confcooperative e Legacoop. “La disdetta del contratto territoriale che sarebbe comunque scaduto il 31 dicembre 2017 – scrivono le due centrali cooperative in una nota – è avvenuta sulla base delle norme previste dallo stesso contratto, ed è motivata dalla volontà di ridefinirlo in tempi utili con criteri in grado di rappresentare meglio lo stato reale del settore nella nostra provincia, anche in rapporto alla situazione degli altri territori dell’Emilia Romagna e delle altre regioni italiane”.

Il valore dell’Elemento Retributivo Territoriale – causa principale della disdetta secondo i sindacati – è il più alto in Italia a detta delle organizzazioni cooperative. “Il rischio è quello di esporre le cooperative sociali reggiane all’insostenibilità della competizione con imprese dei territori vicini e, ancor di più, a quella di imprese che si insinuano nel territorio avvalendosi di contratti che, prima di tutto, penalizzano proprio i lavoratori”.

Legacoop e Confcooperative ribadiscono inoltre la loro volontà di aprire nuovamente la discussione sulla contrattazione integrativa, che riguarda nella nostra provincia 120 cooperative e oltre 5mila lavoratori dei settori socio-sanitario, assistenziale ed educativo e di inserimento lavorativo.

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