CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Margherita Asta il 2 aprile 1985 perse la mamma Barbara Rizzo e i fratellini Giuseppe e Salvatore, uccisi nella strage di Pizzolungo, a Trapani, da un’autobomba destinata al magistrato Carlo Palermo. Margherita aveva solo 10 anni. Oggi collabora con Libera, l’associazione antimafia costituita da don Luigi Ciotti. Nell’incontro ‘donne e legalità’, organizzato dal movimento ‘Agende Rosse’ di Reggio al teatro Bismantova di Castelnovo Monti ha ricordato l’importante lavoro dell’ex prefetto di Reggio Antonella Demiro e ha ribadito l’importanza dell’impegno di ogni cittadino.
Tra musica, poesie e brani teatrali hanno raccontato la loro storia anche la giornalista Sabrina Pignedoli, autrice del libro ‘Operazione Aemilia’ e due ex amministratrici, che hanno subito minacce e intimidazioni per aver detto no. Fiorenza Brioni, sindaco di Mantova dal 2005 al 2010, ha detto no a una lottizzazione, che avrebbe dovuto realizzare il costruttore Antonio Muto sulle rive dei laghi cittadini. Maria Ferrucci, sindaco di Corsico (Milano) dal 2010 al 2015 ha istituito la Rete per la legalità: un tavolo attorno al quale siedono il dipartimento anagrafe, la polizia locale, il catasto e gli altri uffici che dispongono di informazioni sensibili. Incrociano i loro dati con quelli dell’Agenzia delle entrate per capire dove ci sono situazioni di illegalità.
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