LUZZARA (Reggio Emilia) – Made in China? No grazie. Torna a casa la produzione dei montascale mobili marchiati Vimec. L’azienda, leader nei dispositivi per superare barriere architettoniche, a Luzzara dal 1992, da gennaio ha ricominciato ad assemblare sotto i suoi 20 mila metri quadrati di capannoni un articolo che nel 2006 era stato delocalizzato nella regione del Guangdong.
‘Non è più interessante per noi produrre in Cina – spiega l’amministratore delegato Giuseppe Lupo – Non ne vediamo la convenienza né dal punto di vista dei costi, né da quello tecnologico’. Una buona notizia per l’occupazione, visto che sei nuovi addetti sono stati assunti a tempo indeterminato, così come per l’indotto, situato in gran parte nei dintorni della sede principale. Fattore, quest’ultimo, che è stato determinante nel ritorno alle origini di un volume di produzione pari a 3 mila unità annue, per un valore di fatturato di 5 milioni di euro, pari al 7% dei ricavi totali.
‘Compriamo localmente, anziché acquistare i componenti da produttori cinesi – sono le parole dell’amministratore delegato – Inoltre abbiamo molte attività che decentriamo verso fornitori a chilometri zero, a costi di imballaggio nulli’.
Luzzara, insomma, come garanzia di competitività in un mercato dove la concorrenza è agguerrita. Oltre a quelli mobili, Vimec realizza montascale fissi e servoscale con pedana e ascensori per la casa. Oltre un quinto della produzione è destinato all’estero. Non alla Cina, però. Anche questo ha influito sulla scelta dell’abbandono, assieme a costi, compreso il trasporto, che stavano gradualmente lievitando. ‘Con una produzione così lontana – puntualizza Lupo – il nostro ufficio tecnico non aveva la possibilità di intervenire sul prodotto per migliorarlo e per ridurne i costi’.
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